Questo libro mi è stato regalato da un'amica nel giorno del mio 30esimo compleanno.
Che regalo meraviglioso!
Tomas Navarro, ovvero l'autore, è uno psicologo che vive tra Barcellona e Girona e che attualmente intrattiene attività come coaching personale e professionale per dare benessere emotivo alle persone.
Scrivo questo poichè in tutte le pagine che leggerete è questo quello che vi troverete: un motivatore!
Per chi non lo sapesse, il Kintsukuroi è l'arte giapponese per la quale, quando una ceramica si rompe, i maestri artigiani che praticano questa tecnica, riparano riunendo i mille pezzi con una colata di oro o argento proprio in mezzo alle giunture di tale rottura. Tutto questo per non nascondere le rotture ma proprio per enfatizzarle considerando l'oggetto riparato fragile ma forte nell'aver resistito all'accaduto che l'ha distrutto.
Quello che farà o tenterà di fare lo scrittore sarà insegnarci ad applicare questa antica arte non negli oggetti che ci circondano ma sulla nostra persona, in quanto fragile ma forte nel resistere e nel curare le nostre ferite.
Sarà una sorta di guida per trasformare le avversità che incontriamo nel nostro cammino, come vere opportunità di vita.
Il manuale si suddivide in: Introduzione, Prima, Seconda e Terza parte.
Nell'introduzione troveremo l'inizio della leggenda per la quale Sokei, ceramista, si ritrova ad aver scelto un pezzo di argilla, averlo lavorato, dedicato tempo, sfornato, perfetto e distrutto a terra in milioni d pezzi. Da questa disavventura parte tutto il testo e tutti gli spunti di riflessione a venire.
"... <<Non piangere Sokei>> gli disse il maestro.
<< Ma è la mia vita. Come posso non piangere? >> rispose l'allievo.
<< Fai bene a dedicare tutta la tua vita e la tua passione alla tua opera, però la ceramica è bella e fragile, proprio come la vita. La ceramica e la vita possono rompersi in mille pezzi, ma non per questo dobbiamo smettere di vivere intensamente, di lavorare con impegno o di riporre nella nostra esistenza le nostre speranze. Quello che dobbiamo fare non è evitare di vivere, ma imparare a ricomporci dopo le avversità. Raccogli i cocci Sokei, è arrivato il momento di aggiustare le tue illusioni. .......>>......"
Dopo questa premessa, l'autore ci introduce in un cammino non troppo facile nella prima parte. Vi sembrerà che parli di cose scontate, cose che già sapevate. Parlerà di paura: ABBANDONATELA PER STRADA. Parlerà di aspettative: DIMENTICATELE! Ci viene detto fin dall'infanzia che la nostra vita debba essere meravigliosa, ed in parte è vero, lo sarà, ma più utile sarebbe dirci che nella vita non dobbiamo puntare alla felicità, in quanto transitoria, ma ad essere forti poichè piena di tantissime sfide ogni giorno.
Non tutti soffriamo nello stesso modo, non credete a chi vi dice "l'ho passato anche io e quindi so cosa vuol dire e quindi su con la vita!". Non è vero! Ognuno vive la sofferenza a modo proprio e quindi nessuno avrà mai passato quello che state passando voi anche se le circostanze sembrano simili o addirittura uguali. Bisogna imparare a prendere le avversità che ci si presentano come una sfida per affrontarle e gestirle non come una condanna.
Ci AUTOINGANNIAMO nelle nostre vicende e vediamo solo quello che vogliamo vedere, è necessario cambiare il punto di vista. Una valle sarà diversa vista dai piedi del monte piuttosto che dalla cima. Corriamo in cima ed allontaniamoci dal problema per vedere più chiaramente, per vedere di più, togliamo le nostre aspettative e guardiamo realmente. Chiediamo aiuto nel salire. Non importa se nessuno ha vissuto quello che stiamo vivendo ma una mano sulla quale appoggiarsi o una spalla, non è mai un errore. Fate comunque dei vostri piedi una risorsa e delle radici. Instaurate relazioni di qualità, scegliete un'attitudine positiva, fatevi attraversare dal dolore ma non crogiolatevi dentro, fissate i vostri obiettivi, abbiate pazienza, concedetevi tempo, ognuno ha il proprio.
"Passate all'azione perchè quello che non farete voi, non lo farà nessuno al posto vostro"
SMETTETE DI MENTIRVI
Ponetevi domande, non sempre però le colpe esistono, accettate i fatti. Date importanza alle vostre decisioni, SOPRATTUTTO a quelle che NON prendete. Una decisione non presa è comunque una scelta. Ciò che è accaduto è per sempre, non possiamo farci niente, ed è molto importante: sia per quello che è successo, sia per il modo in cui lo abbiamo interpretato. In egual misura.
"Siamo ciò che siamo perchè siamo stati ciò che siamo stati"
Viviamo nel qui ed ora. Questo non vuol dire non pensare al futuro, ma apprezzare ciò che si ha in questo momento, senza guardare sempre e solo a quello che non abbiamo o non abbiamo avuto che forse è pure peggio guardare al passato piuttosto che al futuro. Il passato è importante e rilevante per ciò che è stato ma rimane passato che non possiamo modificare.
Possiamo cercare di ridurre l'impatto del dolore alternando o cercando momenti di benessere. E' giusto ricordarci cosa e come ci siamo fatti del male ma è assolutamente necessario avere chiaro DOVE vogliamo andare, il nostro corpo è capace di autocurarsi ed è preparato a sanare le ferite, sia fisiche che emozionali, dobbiamo spostare la nostra visione, distorta dal dolore, perchè tutti possiamo tornare ad essere felici.
Questo è un piccolo riassunto di ciò che troverete nella prima parte, tutta teoria, poco pratica. Nella seconda si passerà all'azione e Navarro vi darà strumenti per cercare di uscire dal vostro momento perchè "non si muore cadendo in un fiume, ma rimanendo sott'acqua".
Cambiare non è facile, ma dobbiamo accettare che siamo responsabili di quello che stiamo attraversando. Ci vuole controllo del pensiero e come primo passo si inizia raccogliendo i cocci.
Ponetevi obiettivi lunghi nel tempo (ogni grande cambiamento richiede tempo, tanto tempo!), ascoltatevi, smettete di mentirvi, cambiate punto di vista, raccogliete i cocci, lasciate la polvere (quella non vi servirà, vi annebbierà solo la mente), ridefinite le vostre priorità, scegliete con attenzione cosa portarvi dietro e cosa no di quello che è stato rotto, ripulite i pezzi, non uniteli a casaccio (il risultato altrimenti sarà una cosa forzata che non si incastra più alla perfezione), non siate prigionieri delle vostre paure o di quello che vi è capitato: "le conseguenze di un'avversità possono durare nel tempo finchè noi glielo permettiamo".
Guardare in faccia ciò che vi ha ferito in toto è difficile e doloroso, ma solo così possiamo valutare il danno che abbiamo subito. Circondatevi di gente che vi faccia bene, che vi diverta, che tenti di capirvi, che sia empatica. Tutti gli altri lasciateli in autostrada. Avete già sofferto abbastanza, non infliggetevi altre pene.
E finalmente l'azione. Prendete un pezzo di carta e questo è un mio consiglio perchè le cose scritte nero su bianco sono più chiare, fanno più effetto, si capiscono meglio. Il fatto di doverlo scrivere vi permetterà di non mentirvi. Provatelo, a me capita di farlo molte volte, fa terribilmente male, ma aiuta a vedere con chiarezza e a lungo capire.
Ponetevi delle domande, le grandi domande:
- cosa è successo? inteso come cos'è successo davvero e non cosa credete che sia successo o vi piacerebbe sia successo. C'è molta differenza!
- Perchè è successo? risalite alla causa o alle cause senza scuse.
- Come abbiamo reagito? e qui il libro ci rimanda alla prima parte tutta teorica ma molto chiara sulle varie tipologie di reazioni possibili.
- Perchè abbiamo reagito così? parola d'ordine è prevenire e capacità di decidere.
- Quali sono stati i danni che abbiamo riportato? tutte le scelte e non scelte producono conseguenze che noi lo vogliamo oppure no.
- Come ci aspettiamo che debba essere la vita d'ora in poi? mi piace sempre ricordare una frase che è nuda e cruda e dolorosa poichè vera: NON PENSATE A QUELLO CHE SAREBBE POTUTO ESSERE PERCHE' SE POTEVA ESSERE, SAREBBE STATO. Se non è stato così, non poteva essere diverso da quello che è accaduto.
- ed infine: che cosa abbiamo imparato? non facciamo si che il dolore che abbiamo o stiamo provando sia inutile. "Un atteggiamento negativo non cambia la realtà".
Ci hanno dotato di una mente critica (tutti quanti, anche chi non la usa) e un cervello sviluppato: USIAMOLO!
Si parte dalle domande sopracitate per ricominciare. E purtroppo non sarà un percorso con un inizio ed una fine come una linea retta ma sarà un cerchio. Continuerete a tornare al punto di partenza ogni volta che vi mentirete o inciamperete. Non punitevi per un vostro fallimento (e ve lo dice una che ne sà qualcosa) perchè sarà senza motivo, vi farete ancora più male.
Se sperate di dimenticare, illusi, non accadrà mai! I ricordi saranno da gestire, a volte perdonare a noi stessi, rielaborare, archiviare ed imparare. Non sarà guardare al passato che vi farà cambiare, ma progettando cose nuove e un futuro migliore con una montagna di volontà ed impegno. Fate tesoro dei bei ricordi e buttate gli altri, non vi servirà uno zaino pieno (scusate la volgarità) di merda per andare avanti e voltare pagina. Serviranno solo cibo e acqua e tanto spazio per aggiungere cose nuove. E se volete scappare o vi criticheranno perchè state scappando, alzate le spalle, non siete codardi ma avete preso una decisione intelligente perchè il male che sentite in quel luogo, cambiando aria si alleggerirà e potrete fare un sospiro di sollievo. Non fate in modo che gli altri vi giudichino, gli altri non siete voi e non sentono quello che sentite voi, MAI. Siamo dei bravissimi giudici da soli, non ci servono altri componenti della giuria, ci servono sostegni, persone al nostro fianco con compassione e amore.
Un' autostima equilibrata è una delle forze più grandi che potete avere e che vi permetterà di rapportarvi alla pari con il mondo. Bassa autostima = grosse punizioni inflitte da noi stessi.
Non siamo MENO di nessuno, ognuno di noi ha qualcosa che l'altro non ha. Siamo diversi e unici e il bene che abbiamo donato è stato donato, punto. Il mondo o il momento è quello che è, non quello che creiamo noi con le nostre paure e desideri. Mettetevi all'apice delle vostre priorità sempre con dei piani alla mano da affrontare.
Non pretendete di seguire la via precedente che evidentemente non ha funzionato, la realtà è cambiata e dobbiamo stare al passo!
"LIBERATEVI DAL PESO DEL SENSO DI COLPA E PROCEDETE LEGGERI VERSO LA MIGLIORE VERSIONE DI VOI STESSI"
Bisogna avere pazienza, perchè il danno subito sarà molto grave tanto quanto profondo e grave sarà stato il colpo ricevuto, non ci si può rialzare in un attimo e la questione Tempo, si sa, e soprattutto chi mi conosce lo sa, è molto importante e aleggia sulla mia testa da diversi anni. Oggi più che mai. L'importante è non attendere con le mani in mano.
La cosa principale è che i ricordi si insinueranno nella mente ogni giorno ad ogni ora ad ogni minuto senza preavviso, NON IMPORTA! Accettateli, interpretateli, accompagnateli all'uscita. Potrete trovarvi di nuovo faccia a faccia con il problema o con la persona che vi ha fatto soffrire e succederà, magari non subito ma accadrà. Quell'evento o quella persona NON POTRA' PIU' FARCI SOFFRIRE PERCHE' CI SIAMO LIBERATI DELLA SUA INFLUENZA, non abbassate lo sguardo, viaggiate a testa alta, potrete salutarlo come no, non cambiate strada, non siete più la persona fragile di un tempo, non siete più la marionetta che eravate, vi siete liberati e siete consapevoli della vostra forza perchè sapete quanto valete, cosa avete passato, cosa avete imparato, cosa volete ORA, QUI ED ORA.
Infine il libro parte con l'ultima parte, la terza, nella quale l'autore ci fà esempi pratici relativi alle persone che ha conosciuto e relativi a se stesso. Parte dalle domande citate sopra e ci accompagna nell'analisi delle esperienze.
Questo libro bisogna leggerlo come ci consiglia lo scrittore. Lentamente, poco alla volta. Ci ho messo circa un mese per digerirlo. Mi sono arrabbiata, ci ho pianto, e poi di nuovo arrabbiata, poi l'ho respirato, poi ho capito, poi ho pianto di nuovo. Lo consiglio a tutti se state vivendo un momento difficile. Qualsiasi esso sia. Leggetelo tutto, conclusioni incluse, le ho trovate magnifiche.
Grazie per questo regalo che a mia volta ho regalato e che spero che qualcuno di voi possa acquistare e regalarsi. Non dice nulla di nuovo, non risolverà i vostri problemi, non sarà una gomma da cancellare, non sarà facile, ma è un inizio per voi stessi e per quello che state passando.
Mi scuso per gli spoiler ma c'è talmente tanto altro dentro queste pagine che non credo di avervi rovinato la lettura.
Buona rinascita a tutti.