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giovedì 30 maggio 2019

(S)consigli di lettura (la mia esperienza): "L'ombra del vento"

Vi ho sempre parlato di libri che mi hanno lasciato qualcosa di positivo, che ho amato e che vi ho consigliato, ma perchè non parlarvi di quelli che non mi sono tanto piaciuti, che mi hanno lasciato poco o spesso niente per cercare di evitarvi un flop, un acquisto sbagliato?

Settimana scorsa ho finito "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafon.
Il romanzo è ambientato in Spagna, a Barcellona e il nostro protagonista si chiama Daniel.
Daniel, figlio di un libraio, per il giorno del suo compleanno viene accompagnato dal padre in un luogo sconosciuto della città chiamato il cimitero dei libri dimenticati. Solo poche persone conoscono quel luogo nel quale vengono raccolti proprio libri dimenticati o che sarebbero stati buttati, dopo la chiusura di alcune librerie o per essere nascosti.

L'unica regola dopo l'entrata nel cimitero è prendere un libro dagli scaffali e farlo proprio per sempre avendone cura. Daniel prenderà tra gli scaffali proprio "l'ombra del vento" di Julian Carax e da li partirà tutta la nostra vicenda.


Daniel inizia un'indagine sull'autore del libro scelto dopo aver ricevuto delle minacce da uno sconosciuto. Questo uomo nascosto negli abiti e rovinato in volto, gli chiederà in diverse occasioni di consegnargli il libro, prima con le buone e poi con le cattive, senza che Daniel molli la presa.

Il racconto è pieno di personaggi: alcuni davvero inutili e che portano pagine al libro senza aggiungere niente alla storia. Il fatto che sia ambientato a Barcellona non è un valore aggiunto poichè quasi non te ne accorgi, se non per il nome delle vie della città nominate. Ad un certo punto la vita di Daniel, diventa uguale alla vita Carax e quindi a chi legge, sembra quasi di leggere lo stesso libro due volte in una.
Non nego che in diversi momenti ho sbadigliato. La storia sarebbe stata interessante se tutto il racconto fosse stato raccontato da Carax in persona. Ci saremo risparmiati almeno le prime 200 pagine del romanzo. Non mi ha fatto venire voglia di tornare in Spagna e io Barcellona la amo.

Ho trovato i risvolti scontati e i personaggi non ben caratterizzati. Daniel il protagonista segue il vento e la corrente senza avere pensieri propri. L'unico personaggio interessante a mio avviso è stato Fermin. Barbone trovato in strada da Daniel, diventerà aiutante della libreria del papà e aiutante nelle indagini, sarà un personaggio chiave della storia.
Non è una storia d'amore perchè l'amore lo vediamo di sfuggita, la morte la vediamo di sfuggita, l'amicizia pure, la famiglia idem. Tocca tanti punti, non ne aggancia davvero nessuno. Peccato, davvero un peccato perchè le premesse erano davvero buone. Nemmeno la copertina l'hanno scelta interessante.

Vorrei potervi raccontare di più della trama, ma ho sempre paura di raccontavi troppo.
Vi consiglio comunque di leggere le recensioni del libro o su ibs o su altri portali perchè come a me non è piaciuto, ci sono davvero tantissime persone alle quali il libro è piaciuto, ha emozionato e non sono riusciti a staccarsi dalle pagine. Forse con questo autore dovevo iniziare con qualcos'altro. Al momento non mi viene voglia di acquistare o avvicinarmi ad altre sue opere.
Staremo a vedere in futuro.




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