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venerdì 31 maggio 2019

(S) consigli di lettura (la mia esperienza): "La prova del miele"

Ho comprato questo libro con la promo Feltrinelli: 2 libri a euro 9.90.
Quindi l'ho pagato quasi 5 euro. I 5 euro peggiori spesi quest'anno 2019.

Mi chiedo come Feltrinelli abbia potuto far uscire "La prova del miele" , ma partiamo dalla trama se così si può dire. La protagonista di questo racconto è una ragazza araba, nata a Damasco e trasferita poi a Parigi dove lavora come bibliotecaria all' università.
Nell'arco della sua giovane vita, c'è stato un uomo a lei caro per diversi motivi (che lei chiama "il pensatore") che le ha dato l'occasione di mettere in  pratica tutto quello che negl' anni ha letto clandestinamente in libri erotici arabi antichi. Sempre da quello che leggiamo dal retro di copertina, questo uomo non è stata solo un'occasione di scoperta fisica, ma anche un modo per lei per sfatare pregiudizi così importanti verso una cultura ritenuta tanto tabù. Dovrebbe mostrare come la cultura araba in realtà non abbia il sesso come tabù, ma bensì come "assaggio", un'anticipazione del paradiso stesso.

Fin qui, tutto bene, sembra una premessa interessante, sopratutto per me che di letteratura araba non ho letto nulla. E purtroppo per mia ignoranza, ricado tra quelle persone che credono e credevano che il sesso fosse per la loro cultura stessa, un qualcosa di difficile di cui parlare.

Poi ho letto il libro. Si legge velocemente in una mezza giornata. Ha pochissime pagine, un centinaio.
Meno male che ho letto la quarta di copertina altrimenti non avrei capito niente della trama.
E' un caos praticamente in tutto. Non ha un filo logico. Và avanti e indietro tra presente e passato che quasi non te ne accorgi e devi ricominciare a leggere la frase daccapo per ritrovarti.

Ogni tanto scatta qualche flashback che riguardano la protagonista, qualche ricordo che riaffiora, ma che non porta nulla al racconto o alla storia. Mi è sembrato di leggere un libro di gossip, di quelli pubblicati da Newton Compton che evito sempre accuratamente.
Mi ha delusa moltissimo. Mi immaginavo un libro più lineare e non così confusionario, un libro all'insegna dell'intimità e non della volgarità come spesso ho trovato.
Non che non abbia mai letto libri erotici o sul genere, ma vista la descrizione me lo aspettavo completamente diverso.
Non mi  ha arricchita. Speravo, visto le poche pagine, potesse lasciarmi la voglia di addentrarmi sempre più in un modo di vedere le cose diverso dal mio.
Non mi ha lasciato nessuna curiosità, nessuna riflessione,ma solo il malcontento di aver buttato via tempo e soldi.
Non mi è piaciuto il modo di scrivere, ogni tanto lancia nomi di scrittori, frasi rapite da altri libri, senza mai approfondire nulla. Oltre a non esserci un filo temporale e nemmeno logico, non esiste nemmeno un approfondimento, un'idea dietro le righe. L'ho trovato un fallimento e un tentativo davvero mal riuscito sul tema.
A volte mi è parso perfino che sia stato tradotto male. Mi sembra impossibile che Feltrinelli abbia scelto di pubblicare un'opera di questo tipo. Non smonta nessun tabù, non avvicina nessuna donna, anzi, allontana il lettore dalla realtà. Non unisce i passi dei classici tradizionali e nemmeno li mette a confronto con l'oggi, cosa che mi aspettavo l'autrice facesse. Dunque, perchè nominarli? Giusto per far vedere che conosce dei nomi? Boh.

Questo libro rimarrà un gran punto interrogativo per quanto mi riguarda.
Mentre quello di Zafon era più o meno accettabile, era più un "non mi piace per gusto personale anche se sostenuto da fatti", questo proprio è brutto in tutti i modi in cui un libro può essere brutto.

Sono andata a leggermi le recensioni su ibs perchè ad un certo punto ho creduto che non avessi appreso io il significato di quello che avevo letto.
Chi ha apprezzato il libro, ha scritto solo "bel libro" e ha messo le stelline massime senza giustificare cos'ha trovato tra le pagine. Chi invece non l'ha apprezzato e ha dato il minimo di stelline, ha scritto tutto quello che penso anche io. Quindi forse, non sono io che non ho capito, ma l'autrice che non è stata chiara nell'intento.
Non saprei neanche in che genere letterario affiancarlo.
Esiste una categoria "non avvicinarti nemmeno. Non comprarmi!" ?

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