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mercoledì 13 marzo 2019

Recensione (la mia esperienza): "L'amore che mi resta"

 
"L'amore che mi resta"  di Michela Marzano, è un romanzo di narrativa italiana che mi ha consigliato sempre la professoressa che viene a fare le cure al lavoro da me (mia spacciatrice di titoli di fiducia). Anche questa volta non ha sbagliato. Inutile dirvi che, probabilmente, avrei comprato il libro anche solo per la copertina, che trovo davvero piena di significato ed azzeccata.

L'avevo in libreria da qualche tempo. Non mi convincevo mai a prenderlo in mano perché non mi sentivo pronta ad un libro del genere.

Il romanzo si apre con la perdita, da parte di una madre, della propria figlia Giada.
Tutto il testo si può riassumere in 3 parole:
- identità
- comprensione all'ascolto
- abbandono.
Daria, madre di Giada, si ritrova di colpo, catapultata dentro ad un tunnel buio, dopo la scomparsa della figlia. Accompagneremo questa madre nella sua sofferenza, vissuta in prima  persona. Sofferenza che si rispecchia nelle domande:
Perché te ne sei andata?
Il mio amore non era abbastanza per te?
E tutto questo amore che mi resta, che me ne faccio ora che non ci sei più?
Sono tutte domande alle quali troveremo una risposta insieme alla protagonista, dentro al suo dolore, con il passare del tempo e con l'accettazione di un gesto così tanto crudele verso se stessi, ma altrettanto crudele verso le persone che ci amano e tengono a noi.

A volte si pensa di saper ascoltare, a volte si ascolta con le orecchie, ma non in silenzio leggendo tra le righe. A volte c'è chi ci grida aiuto e noi non riconosciamo la richiesta, il bisoigno.
Può la mancanza di un pezzo del puzzle nella nostra vita, della nostra storia, impedirci d'avere un'identità? Anche se abbiamo ricevuto tutto l'amore del mondo? Anche se nella sfortuna siamo stati tanto fortunati da trovare una nuova madre e un nuovo padre che non ci abbandonerà mai più?
Per Giada tutto ciò non è stato sufficiente per vivere e l'ennesimo rifiuto per trovare le sue origini, da parte del tribunale, l'ha mandata in crisi.

"La frustrazione e la mancanza si imparano subito. Nessuna madre è perfetta. Nessuna madre è capace. Nessuna madre va bene. L'importante è accogliere. E' questo l'amore. Che non ripara niente, ma accetta. Non basta mai, ma soccorre."

Queste libro ci mette davanti a mille riflessioni diverse.
Io non sono madre, ma sono figlia. Non sono madre, ma sono donna. Non posso dire che questo libro mi ha lasciata indifferente. Vi direi una bugia. Non posso o non possiamo nemmeno giudicare una madre o un padre nelle loro scelte. A volte ci sono cose che non sappiamo che danno una spiegazione al tanto dolore che proviamo.

Vi lascio con una delle citazioni tra troverete tra le pagine:
"Non sempre la verità ci aiuta ad amare il mondo, ma senza dubbio ci impedisce di odiarlo".


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