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lunedì 21 gennaio 2019

Viaggi e abitudini

Stamattina mi sono svegliata e tra le prime cose che ho fatto, oltre a fare colazione, è stata prenotare un volo.
L'ho voluto prenotare in anticipo poiché il prezzo era conveniente e perché, se la devo dire tutta, mi piace organizzarmi per tempo e fantasticare su mete future.
Avete presente la frase "l'attesa del piacere è essa stessa il piacere"?
Ecco, funziono più o meno così anche io.
Se a questo ci aggiungo che nemmeno so se il viaggio sarà certo (per motivi lavorativi), allora di mezzo c'è anche la speranza.
In spagnolo "aspettare" si dice "esperar", perché poi in fondo, aspettare non è anche sperare?

Io dico di si.

- A volte penso che non mi sarebbe dispiaciuto nascere in Spagna o in un altro stato, dove esistono vocaboli (come in inglese per esempio) che hanno un significato tutto loro e che nella lingua italiana o in altre lingue, non esistono e non si spiegano con un'unica parola, ma con una frase. -

Quante volte vi è capitato di dire: "se avessi più soldi andrei, farei..."

Tutti questi SE, ce li mettiamo noi molto spesso. Vero anche che, se le cose che facciamo saltuariamente e che tanto ci rendono felici, le facessimo di frequente, non troveremo la stessa felicità nel farle.
Si chiama meccanismo di abituazione.
Quando il nostro cervello riceve uno stimolo che inizialmente è nuovo poi da nuovo diventa ricorrente, si abitua e invece di dare una risposta carica di neurotrasmettitori eccitanti, ce ne darà una sempre meno elettrizzante, fino ad avere una risposta di routine. Soprattutto se lo stimolo in questione per noi non è nocivo o se non cambia di intensità.

Quindi tre sono le parole chiave per una vita sana:
-attesa
-speranza
-novità.

Tutto ciò che è nuovo crea una risposta attiva. Riempiamoci di novità, svegliatevi la mattina e disordinate la vostra giornata, andrete a dormire con un sorriso in più, nell'attesa e nella speranza.

Chissà appena sveglia, che cosa farò domani....



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