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venerdì 26 aprile 2019

Diario di bordo: val pusteria. Giorno 2

24/04/19
Giorno 2 - diario di bordo "val pusteria - Trentino"

Dopo essermi svegliata alle 3 questa notte ed a non aver più preso sonno fino a questa mattina, un'ora prima di alzarmi, ci siamo diretti a fare una mega colazione per poi poter tornare in hotel solo per orario di cena. A colazione c’era di tutto! Uova pancetta salsicce, speck (che ho deciso mangerò per 3 gg di fila), formaggi, yogurt, latte di ogni genere (anche per chi ha intolleranze alimentari), cereali, croissant, altri dolcetti e torte fatte in casa, spremute, ogni tipo di bevanda calda, marmellate, pane, verdura e frutta, compreso i centrifugati. Ore 10 con calma, partiamo per l’Austria. Direzione fabbrica Swarovski, con biglietti già acquistati on line per poi scambiarli con quelli reali alle casse 5e6 una volta arrivati e risparmiare la fila.

Partiamo e la pioggia, nostra amica, ci accompagna fino a quasi “uscita brennero” dove leggiamo il cartello “fai qui il tuo ticket bollino per l’Austria”. Ci fermiamo con un vento che sembrava ci portasse via e la pioggia che si stava trasformando in neve. Vado dal ragazzo alla cassa per capire se anche a noi serve il bollino, per arrivare appena dopo Innsbruck, perché la fabbrica si trova più o meno da quelle parti. In maniera essenziale e senza nessuna spiegazione mi dice Si e mi fa pagare 9.50 di bollino, da appiccicare al vetro della macchina in maniera visibile. Chissà quanto dura. Se un giorno, due ore o un mese, non ne ho idea, mi ha liquidato come solo un crucco sa fare ed è passato al cliente dopo. Vabbè, ora abbiamo il bollino no?! E chi ci ferma più?
Ci ferma proprio il casello austriaco. Abbasso il finestrino, dico che il bollino ce l’ho, loro mi rispondono che da Innsbruck in poi serve quello che ho fatto, ma dal Brennero ad Innsbruck bisogna pagare il pedaggio di 9.60.
19 euro praticamente per poter arrivare alla fabbrica (io ve lo dico, siete avvertiti).
Costo del biglietto di entrata alla fabbrica euro 19 a testa comunque. Arriviamo, andiamo nelle casse preferenziali, che troviamo chiuse e ci ritroviamo quindi in fila insieme a tutti gli altri nelle casse normali. C’è da dire che c’era davvero poca gente, c’è da dire che l’ingorgo a quelle casse, lo abbiamo creato noi per scambiare i nostri biglietti on line! Il biglietto includeva l’entrata al “gigante” e qualcos’ altro che non ricordo ma niente che ci interessasse. Il gigante è una montagna di terra tipo “casa dei teletabbies” con la faccia di un gigante. Ci si entra da un fianco e al suo interno ci sono 17 sale realizzate da diversi designer se così si possono chiamare, che compongono questo museo. È il museo più strano che io abbia mai visto. Se siete state/i delle gazze ladre come me nella vostra vita precedente, merita la visita. (Pubblicherò delle foto sul mio profilo Instagram se siete interessati).
Finite le stanze, vi ritroverete dentro allo shop più grande Swarovski che io abbia mai visto. Nemmeno a Dubai, patria del “tanto e troppo” ho visto una cosa così grande. Purtroppo i prezzi sono come in negozio a casa. Mi dicono dalla “regia di casa” che una volta non era così. Ora  purtroppo si. Sono stata bravissima e non ho nemmeno comprato.
Per ammortizzare un po’ la spesa del pedaggio, al ritorno ci siamo fermati ad Innsbruck. Punto il navigatore sulla città, che automaticamente ti punta proprio il centro. Mi sono detta che una volta li, avrei trovato sicuro il parcheggio più vicino. E così ho fatto, vedo una bella P grande, mi ci infilo e parcheggio al piano – 2. Mi meraviglio perché è stato fin troppo semplice. Prendiamo l’ascensore e quando la porta si riapre, ci troviamo in un corridoio con personale sanitario in divisa, reception e cup austriaco. Sappiate che, il parcheggio più vicino al centro, ad Innsbruck è quello dell’ospedale! spero non dobbiate mai andare ma, vi assicuro che la struttura è nuova e ben tenuta
Dopo aver cercato di dare meno nell’occhio possibile (anche se è stato difficile avendo zaini rosa in bella vista e reflex al collo) e aver trovato la porta d’uscita, ci siamo diretti verso quello che noi abbiamo ritenuto fosse il centro. La città è molto in stile austriaco, palazzi alti, tetti a punta, piena di orologi sopra campanili. Molto colorata, tantissimi ristorantini che invogliano ad entrare e tantissimi negozi. Ci siamo fatti un giro di due orette e ormai era già ora di tornare.
Recuperiamo la nostra macchina in ospedale e torniamo sulla strada a pedaggio che, avendola già pagata 9.60 all’andata, eravamo certi, non avremmo più ripagato.
SBAGLIATOOO
Arriviamo di nuovo al casello e la signorina ci dice (dopo aver mostrato il pagamento di qualche ora prima) che dobbiamo pagare di nuovo il pedaggio!!! Altri 9.60 per un po’ più di 20 km fino all'entrata in autostrada italiana al Brennero. Li ritroviamo un pochino di pioggia ma con calma arriviamo in hotel per l’ora di cena. Questa sera la cena è andata decisamente meglio. Ci hanno portato un vitello morbidissimo: la fine del mondo. Antipasti a buffet sempre buoni e di tutti i tipi, risotto con aglio e taleggio davvero particolare e che ho apprezzato. Non ho foto del cibo. Ho preferito godermi la cena.
Tra poco me ne corro a letto con il mio bel libro, chissà domani quante strade a pedaggio dovrò pagare!
Buona notte a tutti.

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